Anche il tribunale della nostra città – insieme a quelli di Firenze, Lucca e Prato – fa da sfondo alla foto pubblicata sulla pagina Facebook dell’organizzazione neofascista “La rete dei patrioti” con uno striscione che riporta la scritta “Elon Musk ha ragione, toghe rosse andatevene”, sostenuto da tre persone che si nascondono dietro il cartello.

Non possiamo che unirci al già nutrito coro di voci che condannano l’iniziativa. Esprimiamo tutta la nostra solidarietà alla Magistratura e ci auguriamo che la Digos dia al più presto un nome alle quattro figure protagoniste dell’”impresa”.

Non staremo a riportare il contenuto del testo a corredo della foto, che ha la pretesa di esaltare le uscite di Musk e criticare la condotta del presidente della Repubblica, perché l’importanza che meritano sparate del genere è pari a zero.

Tuttavia vogliamo spendere qualche parola sul modus operandi dei membri de “La rete dei patrioti”: complimenti a quelle tre o quattro persone per aver sopperito all’evidente “mancanza di organico” spostandosi da una città all’altra per replicare lo scatto con grande dedizione, proprio come succedeva con i carri armati di Mussolini. Evidentemente si tratta di un residuato culturale. E non è l’unico, perché, proprio come succedeva durante il ventennio con i fascisti, mai che ci mettano la faccia. Meglio farsi vedere solo dalle ginocchia in giù.