Il decoro urbano è un ricordo, il servizio di raccolta continua a peggiorare e la Tari è alle stelle, ma dal sindaco Tomasi e dall’assessore Sgueglia nessun segno di vita
Cassonetti stipati di rifiuti e circondati da tutti quei sacchi di spazzatura che non trovano posto al loro interno; materiali ingombranti di ogni genere abbandonati per giorni e giorni nelle aree di raccolta; degrado e sporcizia in tutta la città. E il momento è particolarmente critico per almeno due motivi: il caldo acuisce i cattivi odori, arrecando disagio ai cittadini, e una tale incuria non rappresenta certo un bel biglietto da visita per i turisti, numerosi in questo periodo.
È evidente che il servizio di raccolta di Alia non funzioni come dovrebbe. Le questioni da approfondire sarebbero molte, a partire dalle chiavette elettroniche per l’apertura dei cassonetti dei rifiuti organici che, di fatto, nessuno utilizza, ma per il momento ci concentreremo sull’aspetto più evidente, ovvero il mancato svuotamento.
Servizio pessimo, quindi, ma Tari alle stelle: con in media 492 euro a famiglia nel 2023, Pistoia è al sesto posto in Italia tra le città in cui la tassa sui rifiuti è più elevata. E nel quinquennio 2018 – 2023 c’è stato un aumento tariffario pari al 55%. Pistoia rimane fanalino di coda per percentuale di differenziata e, a differenza di altri Comuni toscani che sono intervenuti nel tempo, rimane ferma su scelte che non portano risultati e non riesce a migliorare il servizio. Basti pensare a Lucca e Grosseto, dove la tassa è persino diminuita. Il fatto che in altre città la Tari non aumenti in modo così vertiginoso è la prova che il punto non è la Regione, ma le scelte del nostro Comune.
I costi salgono, il servizio peggiora e le famiglie si trovano a dover sostenere un impietoso incremento del carico fiscale senza neppure avere in cambio prestazioni efficienti, per non parlare del decoro urbano totalmente assente che fa di Pistoia un modello di incuria e trascuratezza. Cosa fanno il sindaco e l’assessore ai rifiuti per cercare di tamponare la situazione e fare sì che il gestore sani al più presto la situazione? Assolutamente nulla, ci sembra.
Le proteste e le segnalazioni si susseguono da mesi, eppure la situazione non accenna a cambiare. Per Tomasi e Sgueglia questo dovrebbe essere il momento di smettere di tergiversare e intervenire con fermezza per assicurare che il servizio – profumatamente pagato dai pistoiesi, oltretutto – riprenda a funzionare a dovere.