Con grande sconcerto e indignazione apprendiamo che il quartiere Fornaci è stato definito un “ghetto” dal consigliere Giampaolo Pagliai, piuttosto uso a scivoloni e giudizi sommari.

Quello delle Fornaci è un quartiere che vive le proprie difficoltà ma sa essere vivo, attivo, accogliente. È un quartiere ricco di idee e multiculturalità, con scuole vive e tanti presidi sociali: dal Circolo Arci ai campi sportivi, dal UISP alla Croce Rossa, passando per commercianti e attività artigianali. Un luogo di vita e di persone, di problemi e di voglia di affrontarli.

Le parole contano, soprattutto quando provengono da figure politiche che dovrebbero rappresentare tutti i cittadini. Etichettare in questo modo un quartiere significa alimentare pregiudizi e fomentare divisioni sociali, invece di lavorare per unire e migliorare.

Invitiamo la maggioranza consiliare a prendere le distanze da queste offese, dando invece valore alle relazioni umane e culturali che caratterizzano questo quartiere.

La nostra comunità non ha bisogno di polemiche sterili, ma di progetti concreti per valorizzare le sue potenzialità. Chiediamo un immediato chiarimento e scuse pubbliche a nome di tutti gli abitanti delle Fornaci. Il rispetto per le persone e per i luoghi non è solo un dovere politico, ma un requisito indispensabile per chiunque voglia rappresentare la collettività.

Le Fornaci non sono un ghetto: sono casa, famiglia e futuro.