di Lorenzo Scalise, responsabile organizzazione Unione comunale Partito Democratico Pistoia

Le immagini e i video usciti nei giorni scorsi con l’inchiesta di Fanpage.it, chiamata “Gioventù Meloniana”, suscitano un misto di rabbia, preoccupazione, indignazione e paura in coloro che la guardano, soprattutto perché i protagonisti delle clip non sono solo semplici militanti della giovanile del primo partito italiano, Gioventù Nazionale, ma sono anche dirigenti di Fratelli d’Italia, tra cui spiccano l’eurodeputato Nicola Procaccini, Arianna Meloni, e altri ancora.  Con questo capolavoro del giornalismo d’inchiesta, in cui una giornalista sotto copertura entra a far parte di una sede romana della giovanile di FdI, si svela cosa si cela dietro a tutti quei politici e militanti che per anni sono andati nei salotti televisivi condannando timidamente il fascismo (quando lo facevano) e rifiutandosi di definirsi antifascisti, “perché il fascismo è morto 80 anni fa”.  Dalle immagini si nota chiaramente membri ed esponenti delle giovanili che cantano canzoni del Ventennio; inneggiano al Duce (che dicono di voler votare, se solo potessero…), che fanno il saluto romano; che gridano “Sieg Heil” e inneggiano al nazismo; che insultano gli stranieri, gli extracomunitari, oltre che gli ebrei; che nascondono i libri sul Duce e il Mein Kampf nelle sedi di partito cosicché nessuno possa vederli; e molto altro. Viene fuori uno scenario drammatico, pericoloso, che pensavamo di aver lasciato a 80 anni fa, ma che invece continua a riecheggiare tra le mura della nostra Repubblica.

Oltre a queste chiare dimostrazioni di razzismo, fascismo, xenofobia, antisemitismo… che si celano dietro il primo partito italiano, quello che deve farci preoccupare, in particolar modo a noi generazioni più giovani, è il fatto che da quella giovanile usciranno i futuri dirigenti di partito delle destre, e che potranno essere proprio loro a occupare posizioni di rilievo nel futuro. Anzi, a dir la verità quelle posizioni già le ricoprono, infatti è facile notare dal video come ad esempio l’onorevole Procaccini, appena rieletto eurodeputato e capogruppo dei Conservatori Europei (Ecr), saluta i suoi compagni di partito col saluto gladiatorio, lo stesso usato da fascisti e nazisti; oppure quando si nomina l’attuale Presidente di Gioventù Nazionale e deputato di Fdi Fabio Roscani, affermando che per lui è un valore essere fascisti. E mentre fuori succede tutto questo, le porte di Fratelli d’Italia si chiudono ermeticamente, si sceglie di non parlarne eccetto qualche dichiarazione qua e là, la stessa Presidente del Consiglio e Presidente di FDI sceglie il silenzio, non ne discute, non prende provvedimenti, si fa solo in modo che non se ne parli, non si trasmette l’inchiesta nei palinsesti Rai (e infatti poi lo stesso comitato di redazione dei giornalisti Rainews24 ha denunciato questo fatto). E mentre in Italia si cerca di mettere la polvere sotto al tappeto, all’estero è in tutte le prime pagine dei più importanti quotidiani, arrivando fino alla Commissione Europea che ne ha preso dubito le distanze, condannando certi comportamenti.

Il clima nel nostro paese è questo, poiché viviamo una condizione di odio, di rabbia, di paura nei confronti del prossimo o di chi non la pensa come noi. Si censurano le inchieste e dichiarazioni sui partiti al potere, non si prendono le distanze da atti violenti e squadristi, o anche solo da dichiarazioni fasciste, si sceglie di candidare persone che non rinnegano la loro fede fascista e si da il secondo scranno più importante a chi in casa ha il busto di chi ci ha tolto la libertà per vent’anni, massacrando uomini, donne e bambini.

E io mi chiedo, di fronte a tutto questo, Fratelli d’Italia e Gioventù Nazionale a Pistoia cos’hanno da dire? Si rivedono in quelle immagini? oppure le condannano? Però vogliamo una risposta sincera, senza usare la tecnica che si vede usare troppo spesso (e nell’inchiesta si vede bene) del “in pubblico non mostriamoci per quello che siamo”, o “finché non se ne va l’ultimo giornalista conteniamoci”.

Sindaco Tomasi, che punti a vincere una regione come la Toscana, la cui storia è inevitabilmente legata alla lotta partigiana e ai luoghi di eccidi come quello di Sant’Anna di Stazzema, che citi Matteotti nei discorsi di celebrazione del 25 Aprile, come fai a rimanere ancora in un partito come Fratelli d’Italia? Come puoi spacciare il tuo partito come un movimento moderato quando dentro a quelle stanze sapete tutti cosa si cela?

La risposte purtroppo ce le immaginiamo, non ci resta che continuare a fare ora e sempre: Resistenza!

Finché quella parola – antifascismo – non sarà pronunciata da chi ci governa, lo spettro del fascismo continuerà a infestare la casa della democrazia italiana
Antonio Scurati, dal discorso censurato dalla Rai.