Durante i lavori per la realizzazione di un parcheggio nell’area limitrofa sia alla scuola Leonardo da Vinci sia al circolo Arci delle Fornaci, a Pistoia, sono stati rinvenuti materiali che contengono fibre in amianto. I lavori sono stati sospesi alcuni mesi fa e al momento i materiali emersi dagli scavi sono stoccati in una serie di contenitori, lasciati in cantiere in attesa di un progetto di messa in sicurezza dell’area.

La situazione a rischio è stata più volte portata all’attenzione dell’Amministrazione comunale da parte di residenti, genitori degli alunni che frequentano il plesso scolastico, gestori e frequentatori del circolo Arci. Le prospettive di risoluzione, tuttavia, non sembrano avere tempi brevi a causa del collegamento progettuale, esecutivo e finanziario tra il parcheggio alle Fornaci e i lavori di riqualificazione dell’area di piazza San Lorenzo.

Probabilmente sono di difficile valutazione sia la copertura finanziaria dei maggiori oneri per la realizzazione del parcheggio dovuti ai lavori di smaltimento dei residui di amianto, sia la definizione di tempi e modalità della messa in sicurezza dell’area in relazione alla presenza del plesso scolastico e dello stesso circolo Arci.

Le operazioni di messa in sicurezza attuate dalla ditta esecutrice dei lavori nel parcheggio non forniscono una rassicurazione sufficiente per i residenti dell’area, i genitori degli alunni e tutti coloro che frequentano i locali del circolo Arci.

Non mettiamo in dubbio che la ditta abbia trattato i materiali rinvenuti a norma di legge, ma le direttive prevedono standard di sicurezza minimi. La storia delle famiglie che hanno lottato contro le malattie respiratorie dovute all’amianto e la paura che ancora quella vicenda genera nel tessuto e nel vissuto della città non consentono di limitarsi al minimo indispensabile.

Occorre che il rischio sia ridotto il più possibile con ulteriori lavori messa in sicurezza: in ambito di sicurezza ambientale si parla di “cappotti” sui materiali e terreni nei quali è possibile la presenza di amianto, ovvero della separazione con materiali isolanti dell’area di probabile contaminazione. Con quali materiali e in che modo saranno i tecnici a deciderlo: quello che è necessario è garantire ai cittadini che l’Amministrazione comunale farà il massimo per ridurre il rischio di esposizione.