Le condizioni in cui versa la piazza adiacente alla parrocchia di Sant’Angelo a Bottegone hanno spinto il consigliere comunale PD Matteo Giusti a presentare un’interpellanza in Consiglio comunale. La frazione ha visto la realizzazione, nell’ambito del progetto di riqualificazione Bottegone Smart Social City voluto dalla precedente Amministrazione, di una serie di piazze pensate per offrire spazi comuni ai cittadini. Peccato che la piazza in questione sia stata progettata senza tenere conto che avrebbe avuto bisogno di continua manutenzione: infatti l’erba cresce alta tra una mattonella e l’altra, conferendo alla nuova area un aspetto trascurato che peggiora di giorno in giorno.
“L’assessore Cialdi – sottolinea il consigliere Giusti – ci racconta che va tutto bene, che il progetto è stato realizzato a regola d’arte, che il giardino è ben fatto e che il verde verrà mantenuto adeguatamente. Ma fino ad oggi è stato un disastro: erba alta ovunque, manutenzione carente e progettazione che lascia a desiderare. Quando si ideano nuove aree a verde, serve avere ben chiaro anche come mantenerle: non basta spendere risorse pubbliche perché arrivano da fondi nazionali. Anche in questo caso – conclude Giusti – dalle risposte dell’assessore capiamo che non ci sono idee su come mantenere tali spazi: è un guaio per tutta la nostra periferia”.
In che modo l’Amministrazione pensa di manutenere la piazza e l’erba che cresce tra le mattonelle, quando non riesce a gestire neppure le più comuni aree verdi? L’auspicio è che non ci si aspetti che siano i cittadini o la parrocchia a intervenire, soprattutto senza che sia stato stipulato prima un progetto di partecipazione.
Il Comune ha realizzato la piazza con l’intento di prendersene cura oppure lo ha fatto perché ha avuto accesso a fondi pubblici e quindi ha dovuto utilizzarli, senza pensare a cosa sarebbe venuto dopo? È completamente mancato anche il coordinamento con Publiacqua, che è intervenuta solo dopo la chiusura del cantiere, scavando buche e poi rattoppando l’area appena realizzata. Serve maggiore pianificazione: agire così non porta alcun beneficio alla comunità o al territorio.