È trascorso un anno dalla conclusione dei lavori di ristrutturazione presso la storica Villa di Scornio, realizzati con risorse regionali. Tuttavia, il risultato finale è sotto gli occhi di tutti: una serie di interventi caratterizzati da scarsa qualità che stanno suscitando malcontento tra i cittadini.
Questi lavori, che avrebbero dovuto valorizzare uno dei luoghi simbolo della nostra comunità, sono invece diventati un esempio di inefficienza e superficialità nella gestione delle risorse pubbliche.
Purtroppo, la scelta di puntare più sulla quantità degli interventi – forse per mostrare un’immagine di efficienza agli occhi della cittadinanza – ha prevalso rispetto all’attenzione necessaria alla qualità.
Il Comune, che aveva il compito di vigilare sulla corretta esecuzione dei lavori, non è riuscito a garantire un adeguato controllo. Questo ha portato a un risultato deludente, con lavori che già mostrano segni di deterioramento.
È necessario interrogarsi su come vengono gestite le risorse pubbliche. I cittadini meritano trasparenza e un impegno concreto per garantire che ogni intervento sul patrimonio comune sia eseguito con la massima cura e competenza.
Nell’area del villone Puccini, nell’arco di due anni abbiamo assistito al rifacimento del campetto da calcio e alla ristrutturazione della facciata della Villa Scornio. Dopo nemmeno due anni, in entrambi i casi prevalgono il degrado e la fatiscenza. Abbiamo capito che la priorità è fare velocemente, non fare bene: un tratto distintivo di questa amministrazione.