La necessità di trasferire un’importante documentazione storica ad alta consultazione dalla biblioteca Forteguerriana a una sede più congrua, viene risolta frettolosamente dalla Giunta Tomasi spedendo il tutto a Bientina e trattando questi documenti come scarti di archivio burocratico. Enorme il disagio arrecato ai tanti studiosi e ricercatori che quotidianamente consultavano tali documenti, ai quali non è stata data la possibilità – come avevano richiesto – di intervenire e portare il loro contributo in Commissione cultura.
Non riuscendo a trovare una collocazione alternativa, la Giunta spedisce a 40 chilometri di distanza un tassello di cultura locale che aveva un uso quotidiano. L’operazione, che costerà 150mila euro, vede ridotti importanti documenti storici a scarti burocratici. Frettolosa e incompleta la discussione in Commissione: a nulla è servita la richiesta delle consigliere Nuti (promotrice della mozione per il ritorno dei documenti a Pistoia) e Nesi di approfondire soluzioni alternative. La discussione è stata interrotta senza argomentazione: la mozione che chiedeva di riportare “a casa” i documenti è stata portata in Consiglio comunale e quindi bocciata dalla maggioranza.
La giunta ritiene che a Bientina questo materiale sia “a portata di mano” quindi agevole. Chissà, forse anche questi documenti finiranno a San Lorenzo… come tutto ciò a cui ad oggi la giunta Tomasi non è riuscita a trovare una collocazione.