COMUNICATO STAMPA DELLA SEGRETERIA COMUNALE DEL PD DI PISTOIA
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I prossimi 6 e 7 maggio si svolgeranno le elezioni per l’amministrazione comunale di Pistoia, e il CentroSinistra, che con le primarie del 29 gennaio ha scelto il proprio candidato a Sindaco nella persona di Samuele Bertinelli, ha di fronte a sé una intensa e importante campagna elettorale.
Il PD è impegnato a non deludere le migliaia di cittadini che con la loro partecipazione hanno reso le primarie pistoiesi un alto esempio di passione civica e a contribuire, con la propria lista e i propri candidati, a dare slancio e coesione all’azione di governo nel segno del rinnovamento di cui la città ha bisogno. Molte sono le cose e i problemi che incombono, e che richiedono meno discussioni astratte e più azioni, a partire dalla difficile situazione economica. Come deciso nell’assemblea del 6 marzo con un ordine del giorno approvato a larga maggioranza, la lista del PD sarà composta rispettando in primo luogo i principi della parità di genere e del pluralismo delle opinioni, e tenendo fermi alcuni punti di chiarezza e di buon senso:
1. il pluralismo non è determinato dal risultato delle primarie, le quali servono a scegliere il candidato e non a misurare il peso delle componenti, tanto più che si è trattato di primarie di coalizione;
2. nei confronti della parte del PD che ha sostenuto un candidato esterno, appoggiato ufficialmente da SEL e IDV, non vi è alcuna preclusione, ma si è ritenuto ragionevole chiedere di lasciare spazio a persone nuove nelle quali si potessero riconoscere, scelte all’interno dei criteri del rinnovamento generazionale, della rappresentanza territoriale e delle competenze, così da superare meglio e definitivamente le tensioni della fase delle primarie.
Questi orientamenti sono del tutto conseguenti al percorso compiuto dal partito negli ultimi mesi. Il PD pistoiese, proponendo primarie di coalizione e avendo due propri candidati su quattro in campo, ha affrontato con coraggio una competizione aperta che in altre importanti città ha avuto esiti non lusinghieri per il partito. Alla fine a Pistoia il candidato del PD, sostenuto da una larga maggioranza del suo gruppo dirigente, ha avuto un indiscutibile risultato, e lo spirito delle primarie vuole che gli altri candidati tengano un comportamento ispirato al principio di leale collaborazione. A questo principio, a nostro giudizio, hanno corrisposto tutti, meno Bartoli, il quale subito dopo le primarie si è mosso in modo correntizio rivendicando, secondo i metodi della più vecchia politica, sette posti in lista – scelti da lui e lui compreso – , e teorizzando la legittimità di una opposizione interna alla maggioranza: in ragione di ciò la segreteria aveva espresso un giudizio di inopportunità circa una sua ricandidatura in Consiglio Comunale.
Alla fine di quella stessa assemblea Roberto Bartoli interveniva annunciando che avrebbe rinunciato alla candidatura e che mai avrebbe promosso liste civiche, rimanendo dentro il PD. Ma dal giorno dopo ha iniziato a raccogliere le firme per la sua ricandidatura, ha dato vita ad una campagna di stampa infondata negli argomenti e inaccettabile nei toni contro la segreteria comunale e il suo partito, ha annunciato una nuova assemblea di “Scegliamo Pistoia” per decidere quale strada prendere davanti al permanere di queste posizioni del PD, in dialogo anche con il candidato del Terzo Polo, Alessio Bartolomei, che come tutti sanno non è nostro alleato. Ma la strada è una sola: lo sa Roberto Bartoli, che candidandosi alle primarie ha sottoscritto un solenne impegno a sostenere il candidato vincente senza condizioni. Il patto delle primarie non prevede contropartite o contrattazione sui posti presenti e futuri ma unicamente il suo rispetto, venendo a mancare il quale ci si sottopone a un giudizio politico inappellabile davanti non al solo PD, ma a tutti gli elettori del 29 gennaio.
Alle uscite vanamente rivendicazioniste il PD risponde con la stessa chiarezza e serenità di sempre, dichiarando che la candidatura di Roberto Bartoli nella lista del PD è ormai non solo inopportuna ma inaccettabile, perché priva degli elementi di responsabilità e affidabilità che si richiedono a un dirigente del partito. Ciò non toglie che resta ferma la volontà di costruire una lista pienamente inclusiva di coloro che hanno sostenuto Roberto Bartoli, ai quali chiediamo un passo avanti per rafforzare i contenuti della nostra lista, e di raccogliere l’istanza di rappresentanza di quella parte che ha sostenuto Cecilia Turco, secondo le regole che ci siamo dati e nel rispetto delle sedi deputate alla decisione: la Segreteria affiancata dalla Conferenza dei Segretari di Circolo per la elaborazione della proposta e l’Assemblea comunale del partito per l’approvazione finale. Siamo già in campagna elettorale, e l’avversario è alla nostra destra. Facciamo appello a tutto il partito affinché il lavoro sulla lista si concluda rapidamente e in maniera unitaria, con il massimo della responsabilità e dell’impegno. La Segreteria comunale del PD pistoiese è sicura che nel partito siano presenti risorse ed energie importanti le quali, espressione del ricco pluralismo politico e culturale che ci anima, hanno a cuore l’autorevolezza e la forza del PD nella guida del prossimo governo e gli interessi della città tutta.
Pistoia, 17 marzo 2012