Pistoia, 21 aprile 2011
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Cari democratici, care democratiche,
stiamo per celebrare il 25 aprile, la festa della liberazione dal nazifascismo.
Ricordare il 25 aprile e il sacrificio di tanti italiani che, con la resistenza, dettero vita ad una straordinaria pagina di coraggio appare essere, 66 anni dopo, ancora di straordinaria attualità.
Dalla Resistenza e dai suoi valori è nata la Costituzione Repubblicana. E’ un legame inscindibile, ben riassunto da Piero Calamandrei:
“Se voi volete andare in pellegrinaggio, nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati, dovunque è morto un italiano, per riscattare la libertà e la dignità: andate lì, o giovani, col pensiero, perché li è nata la nostra Costituzione.”
Ormai quotidianamente l’attuale maggioranza parlamentare mette sotto attacco i valori ed i principi della Costituzione.
Un attacco subdolo o, altre volte, espresso in modo chiaro.
L’indipendenza della Magistratura, il principio di uguaglianza tra i cittadini di fronte alla legge, il dovere di chi ricopre cariche pubbliche di farlo con onore e disciplina, l’unità del Paese: con comportamenti o con dichiarazioni si vogliono mettere in discussione i principi fondamentali della nostra Repubblica.
Il Governo è anche arrivato a sostenere che i problemi economici del nostro Paese si risolverebbero non con politiche industriali ed economiche adeguate per favorire la crescita, ma con la modifica dell’art. 41 della Costituzione!
Ieri è stato il turno dell’art. 1 della Costituzione. Un deputato del Popolo della Libertà ha presentato una proposta di legge per modificare un articolo fondamentale del testo costituzionale, al fine di scardinare il principio di separazione tra i poteri dello Stato ed i meccanismi che regolano i loro rapporti, introducendo una supremazia del Parlamento e quindi della maggioranza.
Non possiamo sottacere tutto questo, né derubricarlo ad iniziative di singoli o a folklore. La sequenza di attacchi diretti e indiretti alla Costituzione chiama tutti coloro che, come noi, condividono questi valori non solo a difenderli ma a promuoverli ed a farlo con comportamenti e con gesti, anche simbolici.
Per questo credo sia opportuno che tutti noi siamo presenti alle celebrazioni ufficiali del 25 aprile nel 150° anniversario dell’Unità d’Italia, che si svolgeranno in tutti i comuni del nostro territorio.
Mi permetto infine anche di fare una sollecitazione ai nostri amministratori che prenderanno la parola nelle celebrazioni del 25 aprile: leggano l’art. 1 della Costituzione, l’articolo che dà la cifra della nostra Repubblica, riaffermandone così la sua importanza.
Due gesti simbolici, ma che hanno un importante valore, per l’oggi e per il domani.
Buon 25 aprile!
Marco Niccolai